I servizi di home delivery, insieme all’e-commerce, sono un settore in forte espansione che sta cambiando le abitudini dei consumatori e che non si arresterà dopo la pandemia.
La limitazione degli spostamenti durante i mesi di lockdown ha modificato radicalmente le abitudini dei consumatori italiani. Se il delivery e l’e-commerce erano già due settori in forte espansione, la pandemia è stata la spinta finale. Il 2020 ha stravolto il modo in cui gli italiani acquistano prodotti ed usufruiscono dei servizi.
Il numero di aziende che offrono food delivery, ad esempio, è cresciuto di più del 140%, raggiungendo numeri da record. La maggior parte di queste ha deciso di continuare ad offrire il servizio di consegna a domicilio anche dopo il lockdown.
La pratica del delivery non è nuova, infatti la consegna del cibo a domicilio esiste già da anni. Adesso, però, è possibile ricevere qualsiasi tipo di prodotto o servizio a casa, o ovunque si voglia.
Lockdown e servizi di delivery
I servizi di delivery sono cresciuti tantissimo negli ultimi anni e il 2020 ha dato l’impulso decisivo.
A causa dell’epidemia di COVID-19 le nostre abitudini sono cambiate e andare a fare shopping o a cena fuori non sempre è un’opzione fattibile. Così i consumatori si sono rivolti, soprattutto durante i giorni di lockdown, alla consegna a domicilio. Diverse aziende hanno dovuto adeguarsi in fretta all’impennata di richieste e si è allargata la lista di prodotti e servizi disponibili a domicilio.
Dal momento in cui le misure di sicurezza adottate hanno costretto a chiudere bar, ristoranti e negozi, anche le piccole attività hanno scelto la strada delle consegne a domicilio per restare a galla.
Consegna a domicilio e innovazione
A facilitare l’espansione dei servizi di delivery è stata anche l’innovazione tecnologica. La digital transformation ha stravolto il modo di prenotare e lo sviluppo web e app è stato decisivo. I clienti possono adesso ordinare e prenotare qualsiasi prodotto o servizio direttamente dal proprio smartphone in pochi semplici passaggi.
L’approccio degli utenti alla tecnologia è cambiato parecchio durante il lockdown. La gente è sempre più connessa e più abituata ad interfacciarsi con app e piattaforme digitali. Chi ancora non aveva fatto il salto nel digitale ha trovato in uno schermo la soluzione per essere in contatto con il mondo pur restando a casa.
I consumatori dei servizi di delivery
Prima della pandemia, ad utilizzare i servizi di delivery erano principalmente i millenials (i nati negli anni ’80 e ’90), ma il COVID-19 ha rivoluzionato anche questo aspetto.
Negli ultimi mesi è aumentato il numero di famiglie che richiedono consegne a domicilio, a prescindere dalla generazione di nascita.
I motivi per ordinare prodotti e servizi a casa sono stati sempre legati alla comodità o alla mancanza di tempo. Il settore si è costruito soprattutto intorno alla facilità di avere qualsiasi cosa a portata di clic. Nell’ultimo periodo, però, il delivery è diventato la scelta perfetta per limitare il numero di uscite e, di conseguenza, l’esposizione al coronavirus.
Servizi di food delivery, ma non solo
È evidente che il food delivery aveva costruito delle fondamenta solide, soprattutto con la nascita di piattaforme come Just Eat. La crescita esponenziale di questo settore, è stata accelerata dalla pandemia. Il 2020 è stato da una parte un’opportunità per tutte quelle attività che non si erano mai interrogate sui vantaggi della consegna a domicilio. D’altra parte è stato determinante per la crescita di chi li aveva capiti già da tempo.
Un esempio 100% italiano è quello di Winelivery, app per ordinare da bere a domicilio attiva in oltre 40 città italiane. La start-up milanese ha raggiunto durante il lockdown un fatturato del 300% rispetto alla fase pre-covid.
Parliamo di food delivery, ma non solo. Piattaforme come Uber Eats e Deliveroo hanno ampliato la loro offerta. Entrambi i servizi hanno stretto collaborazioni con negozi per consentire ai clienti di ordinare sia prodotti alimentari che per la pulizia e l’igiene. Seguono così la strada aperta da Glovo il cui progetto prevede la consegna di spese, famarci e altre esigenze dell’ultimo minuto.
Servizi a domicilio di lavaggio auto
Anche altri settori hanno saputo cogliere l’occasione per allungare il proprio servizio a domicilio. Un aspetto che preoccupa particolarmente in questo periodo è l’igiene di ambienti e mezzi di trasporto. Per questo motivo anche le aziende che offrono il lavaggio auto a domicilio hanno visto un incremento delle prenotazioni.
Mister Lavaggio, con circa 200 punti attivi in tutto il territorio italiano, o Wash Out, presente in alcune città del nord, offrono servizi prenotabili tramite app mobile. La pulizia a domicilio dell’auto viene effettuata completamente a mano e soltanto con prodotti eco-compatibili. Tra i trattamenti più richiesti in questo periodo l’igienizzazione e la sanificazione dell’abitacolo.
Per provare il servizio a domicilio di Mister Lavaggio è possibile prenotare comodamente dall’applicazione mobile oppure online. L’auto è lavata, igienizzata e sanificata ovunque essa si trovi, senza il bisogno di spostarla di un centimetro. E il proprietario del mezzo può, nel frattempo, continuare a svolgere ciò che stava facendo: che sia lavorare, guardare un film, o molto probabilmente acquisti online.