La siccità che in questo periodo sta colpendo l’Italia sta diventando uno dei problemi più preoccupanti di questa estate. La mancanza di acqua sta spingendo le amministrazioni locali ad imporre limitazioni e divieti relativi al suo consumo.
I dati registrati destano non poche preoccupazioni.
Era già chiaro, durante l’inverno, che le scarse precipitazioni avvenute quest’anno in Italia (con oltre 100 giorni senza pioggia) non sarebbero state sufficienti a soddisfare il fabbisogno di acqua necessario all’agricoltura e non. In aggiunta, l’ondata di caldo anomalo registrata già durante la primavera, la ridotta nevosità sulle Alpi e l’aridità del terreno, hanno contribuito a determinare quanto ci si aspettava. Il problema della siccità è oggi realtà. In Italia, infatti, quest’anno si è registrata una riduzione dell’80% nelle precipitazioni di pioggia e del 60% in quelle di neve.
Per questo motivo, Il Consiglio dei Ministri, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022.
Siccità: quali misure?
Sebbene la siccità abbia colpito in maniera particolare alcune regioni del nord come Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, si tratta di un problema che coinvolge senza eccezioni l’intero paese, da Nord a Sud.
In attesa del decreto contro la siccità e lo stato d’emergenza, e dunque di un coordinamento a livello nazionale, i territori si sono mossi in ordine sparso, mettendo in atto delle misure per far fronte all’emergenza, imponendo limitazioni e divieti relativi al consumo d’acqua.
Tra queste, il divieto di utilizzo di acqua potabile prelevata dalla rete idrica per utilizzi extra-domestici come annaffiare piante e giardini nelle ore diurne, lavare auto e moto in ambito privato (è possibile farlo solo in autolavaggio), riempire piscine e fontane. In alcuni comuni, è inoltre stata disposta la chiusura di tutte le fontane pubbliche.
Come agire in casa
Per risolvere l’emergenza siccità, occorre partire dalle abitudini quotidiane. L’Italia è tra i primi paesi al mondo per spreco di acqua. Secondo i dati Istat, ogni italiano, mediamente, consuma circa 245 litri d’acqua al giorno.
In uno dei nostri precedenti articoli, avevamo già parlato di come risparmiare acqua in casa.
Oggi, vogliamo riprendere i consigli riportati nella guida pubblicata dalla Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale).
Primo fra tutti, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o ci si rade. Un normale rubinetto da bagno, ha una portata media di oltre 10 litri di acqua al minuto. E’ facile dunque intuire che, lasciandolo aperto durante queste attività, si rischia di sprecare almeno 30 litri di acqua potabile.
Prestare attenzione ad eventuali rubinetti che gocciolano e considerare l’installazione di un frangigetto potrebbe permettere di risparmiare fino al 50% di acqua.
Prediligere la doccia alla vasca e ridurre il tempo allo stretto indispensabile.
Evitare lo scarico continuo del WC e optare per sciacquoni dotati di doppio pulsante di erogazione. E’ inoltre importante assicurarsi che l’acqua del serbatoio del WC non perda.
Utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico, riutilizzare l’acqua che residua da centrifughe, docce o condizionatori anziché smaltirla.
Non gettare rifiuti (come oli esausti da cucina, medicinali scaduti, cosmetici) negli scarichi dei lavandini o nel WC.
Scegliere il lavaggio auto senz’acqua
Con una media di 300 milioni di lavaggi l’anno, solo in Italia si consumano ogni anno 40 miliardi di litri di acqua per lavare le autovetture. A ciò si aggiunge il forte impatto ambientale causato dall’uso di detersivi aggressivi, cere e schiumogeni.
In Italia esistono diverse aziende che offrono il lavaggio auto senza acqua. Tra queste Mister Lavaggio, l’innovativo servizio di lavaggio auto a domicilio, che permette di si risparmiare ben 150 litri di acqua per singolo lavaggio e 150 grammi di detergenti.
Per provare il servizio a domicilio di Mister Lavaggio è possibile prenotare comodamente dall’applicazione mobile oppure online.
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